Il Sogno di Vincenzo
Il Sogno Di Vincenzo“ progetto discografico di Donato Fumarola prodotto da WysiWyg, linea editoriale dell’etichetta Dodicilune e distribuito in Italia, all’estero da Ird e sulle 56 maggiori piattaforme digitali presenti in 80 paesi del mondo. Dieci brani inediti alla ricerca di una terra e di un’identità composti dal musicista pugliese che prosegue idealmente il lavoro svolto dallo zio Martino. Lo studioso, infatti, per circa trent’anni era andato alla ricerca delle origini della Diana. Si tratta di una nenia suonata nel borgo di Locorotondo, in Puglia, per cullare i sogni dei suoi abitanti al passaggio fra la notte di ferragosto e il giorno di San Rocco, in cui si soleva aspettare sulle porte i musicisti e accompagnarli in giro per le strade fino all’alba. Autore, secondo le ricerche condotte, pare sia Vincenzo Calella, compositore dell’800 in buona parte dimenticato, di cui è stato ritrovato solo uno spartito originale. “Ecco che il sogno di Vincenzo, diventato poi il sogno di Martino, è ora il mio, un lungo sogno in cui la madre Diana si solleva dai vicoletti del paese sulla mia terra, alla ricerca del mattino”, sottolinea il musicista.
Un sogno nel quale Fumarola (piano e composizione) è affiancato da Camillo Pace (basso), Saverio Petruzzellis (batteria), Gaetano Simone (violoncello), Nicola Puntillo (clarinetto basso), Francesco Galizia (accordion), Roberto Lacarbonara (voce recitante) e Vertere String Quartet (ensemble composto da Giuseppe Amatulli e Rita Paglionico – violini, Domenico Mastro – viola, Giovanna Buccarella – violoncello).
Il disco si apre con Mater Diana, variazione afro della Diana, che evidenzia la sua anima segreta, mediterranea, e prosegue con Lamia antiqua, Popular Landscape, nel quale il compositore ripercorre i luoghi dell’infanzia tra la campagna e il centro storico di Locorotondo, Marziolla Mood, dedicata al più vecchio trullo pugliese, ‘A Quarantène, una vecchia pupazza di sgraziate fattezze‚ appesa in alto fra i tetti del borgo durante la Quaresima, La Casella di Mastro Totònno, Song for Martino, dedicata allo zio “per avermi insegnato sin da bambino ad ascoltare, per il suo entusiasmo contagioso e per il modo in cui sapeva meravigliarsi, sempre, del mondo”, La Neviera del Barone, ispirata alle neviere, luoghi sotterranei, molto profondi, scavati nella roccia o costruiti in pietra lavica e malta, nei quali si ammassava la neve per produrre ghiaccio da utilizzare soprattutto l’estate. Chiudono il lavoro discografico Chjuòve, un reading su testo di Antonio Lillo con la voce recitante di Roberto Lacarbonara, e la title track sul sogno che ispirò Vincenzo Calella nella composizione di quell’unica melodia che lo rese celebre agli occhi dei suoi compaesani. ITRIA MOOD è un quartetto formatosi durante la registrazione del disco ”Il sogno di Vincenzo“ WISWIG Dodicilune 2014. Il progetto è un viaggio sonoro nel cuore della Valle d’Itria, una sorta di viaggio a tappe attraverso i suoi luoghi caratteristici per scoprirne il senso più profondo, quello personale di appartenenza del suo autore, e quello più ampio di visione di un mondo archetipico, fonte inesauribile di ispirazione. Sfilano dunque fra le tracce dell’album i trulli e le cummerse, le lamie, i passaturi, le contrade, le caselle e le neviere, le quarantene, affascino.